Nel 2023 gli U2 hanno inaugurato la Sphere di Las Vegas, un futuristico colosso sferico da 18.000 posti, con “U2:UV Achtung Baby Live”, una residency da 40 show che ha ridefinito il concetto di concerto immersivo.
Grazie a un’integrazione totale tra audio 3D, visual 16K e lighting design narrativo, la band ha proposto una performance che fondeva potenza musicale e innovazione scenotecnica. Lo show, ideato da Willie Williams con Ric Lipson ed Es Devlin in un lavoro di 18 mesi, ha trasformato la venue in un’experience live e immersiva totale.
Tecnologie audio immersive: sistema audio 3D con Holoplot X1
Lo spettacolo ha sfruttato l’impianto HOLOPLOT X1, integrato nella struttura della Sphere: circa 1.600 moduli audio array permanenti (più 300 mobili) nascosti dietro lo schermo LED, con oltre 160.000 driver amplificati capaci di beamforming 3D e Wave Field Synthesis. Questo permetteva di indirizzare il suono con precisione, mantenere il volume costante, creare sorgenti sonore virtuali e far “muovere” strumenti o voci nello spazio.
Il risultato? Un audio tridimensionale avvolgente, chiaro e uniforme fino a 110 metri, con effetti panoramici e una spazialità mai sperimentata in modo così controllato in un concerto rock.
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Tecnologie video: LED wall 16K a 360° e contenuti visivi dinamici
Il media plane è stato il cuore visivo dello show: uno schermo LED emisferico da oltre 15.000 m² e 256 milioni di pixel ha avvolto completamente il pubblico. Ogni brano era accompagnato da visual 16K ad altissima definizione, equivalenti a quasi cinquanta schermi 4K in un unico display continuo, con contenuti immersivi che spaziavano da grafiche animate a filmati ultra-realistici.
Per gestire file di queste dimensioni, 23 server disguise GX 3 lavoravano in parallelo, con 30 TB di memoria ciascuno (totale 690 TB), sincronizzati in tempo reale grazie a una rete da 100 Gbps che garantiva un flusso dati di 400 GB/s con latenza minima.
Ogni visual è stato diviso in 23 porzioni, ricomposte come un unico gigantesco schermo, capace di gestire switching complessi e feed live. Il risultato: una tela digitale a 360° che avvolgeva il pubblico sopra e attorno agli spettatori, estendendosi fino dietro il palco e creando l’illusione di trovarsi dentro la scenografia stessa.
Lighting design e regia immersiva
In una venue come la Sphere, dominata da schermi a 360° e tecnologie immersive, anche il lighting design ha richiesto un ripensamento totale. Il direttore creativo e lighting designer Willie Williams, storico collaboratore degli U2, ha scelto un palco essenziale ispirato al “Turntable” di Brian Eno, eliminando elementi scenici invasivi per concentrarsi su luci puntuali, creative ed emozionali.
I punti luce, disposti sulla struttura e ai margini del palco, mettevano in risalto i musicisti e creavano accenti atmosferici con grande raffinatezza, dai controluce minimali alle proiezioni sincronizzate con i visual panoramici. Tutto era gestito da un sistema di show control avanzato, con sincronizzazione timecode e piena flessibilità per adattarsi a ogni variazione della band sul palco.
Lo spettacolo alternava momenti esplosivi a sezioni più intime e minimaliste, fino a un finale cinematografico che ha mantenuto costante la connessione emotiva con il pubblico.
System integration: sinergia e sincronia totale tra artisti e tecnologia
Coordinare U2:UV Live at Sphere ha richiesto una regia tecnica avanzata, fondata su una stretta integrazione tra artisti, tecnici e sistemi di controllo. L’intero show era sincronizzato via timecode e trigger MIDI, con luci, video ed effetti perfettamente allineati alla musica, fino alla precisione del frame.
Grazie ai media server disguise e a un digital twin 3D della Sphere, i contenuti visivi potevano essere modificati in tempo reale per seguire eventuali improvvisazioni della band. La Sphere è diventata così uno strumento scenico vivo, suonato insieme agli U2: un esempio d’eccellenza di regia integrata e sinergia tra tecnologia e performance live.
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Un benchmark per l'intrattenimento immersivo
U2:UV Achtung Baby Live at Sphere ha segnato una nuova era per i concerti, definito da molti “il concerto rock del XXI secolo ridefinito”. Lo show ha dimostrato come la Sphere possa essere uno strumento creativo, non solo scenografico: un vero laboratorio di immersive design e multisensorialità.
Gli U2 hanno tracciato una nuova rotta per il live entertainment: esperienze coinvolgenti, emozionali e costruite intorno allo spettatore — un nuovo benchmark per il settore AV e un esempio di come la tecnologia possa amplificare la forza dell’arte dal vivo.
PUBBLICAZIONE
16/11/2023
caso studio