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Nel panorama della musica italiana contemporanea, Cesare Cremonini rappresenta una figura di spicco, capace di incantare il pubblico con le sue melodie coinvolgenti e i testi ricchi di significato. Oltre alla sua abilità nella creazione di brani indimenticabili, Cremonini è noto anche per le sue straordinarie performance dal vivo. I suoi tour non sono semplici concerti, ma veri e propri spettacoli che mescolano la potenza della sua musica con uno spettacolo visivo coinvolgente.

Il tour del 2022 è stato particolarmente significativo per lui, rappresentando un ritorno trionfante sul palco dopo una pausa di alcuni anni.

Durante l’edizione 2023 di MIR, abbiamo ospitato, con la collaborazione di ShowGear Network, chi ha partecipato al dietro le quinte della straordinaria produzione dello spettacolo live di Cesare Cremonini, ovvero:

  • Claudio Santucci, Partner Giò Forma
  • Mamo Pozzoli, Lighting Designer
  • Marco Monforte, Responsabile Audio per Cesare Cremonini
  • Riccardo Genovese, Direttore Tour per Live Nation Italia
     

La creazione del palco: dal concept alla realizzazione

Il processo creativo dietro al palco iconico di Cesare Cremonini è una saga di innovazione, resilienza e magia. Di ciò se n’è occupato Claudio Santucci, partner di Giò Forma, che si è unito all'artista stesso per plasmare uno spazio che non è solo scenografia, ma un'esperienza immersiva e indimenticabile. Il ruolo cruciale di Cesare Cremonini si è manifestato fin dalle fasi iniziali di ideazione.

Dal concetto al design: The Gate

Il team si è immerso in un processo creativo che ha lo storytelling come sua linfa vitale. L'adattamento del format originale degli stadi anche ai luoghi indoor sottolinea la capacità del team di trasformare ostacoli in opportunità, garantendo la continuità del progetto anche di fronte a sfide impreviste.

L'elemento centrale del palco è stata l'iconica "porta" o "gate", un enorme portale che invogliava il pubblico a varcare la soglia di un'esperienza unica. Tuttavia, il destino ha riservato una sfida tecnica: il rischio di forti venti mette in discussione l'utilizzo di uno schermo fisso originariamente previsto. Qui entra in gioco l'ingegno e la determinazione del team nel risolvere il problema, dando vita al "sipario”.

Il "sipario" è diventato più di una soluzione pratica; diventa un elemento chiave nello storytelling visivo. La sua apertura durante lo spettacolo, con la comparsa di elementi come la Luna, il Sole e i delfini gonfiabili diventano parte integrante dello storytelling, nell’indoor invece questi gonfiabili sono diventati oggetti volanti che fluttuano sopra il pubblico. Il palco quindi, si è trasformato in un’esperienza immersiva, capace di sorprendere e coinvolgere il pubblico in modi inaspettati, arricchendo ulteriormente l'esperienza dello spettatore.

Uno Show Design unico e coinvolgente

Nonostante le sfide tecniche, il racconto originale è rimasto intatto. Ogni elemento ha garantito un'esperienza equilibrata che si è armonizzata perfettamente con la musica di Cesare Cremonini.
Dietro ogni spettacolo straordinario c'è una narrazione di creatività, adattamento e superamento delle sfide. Il palco iconico di Cesare Cremonini non è stato semplicemente una struttura fisica, ma un mondo magico creato dal lavoro instancabile e dalla genialità di Claudio Santucci e del suo team.

Luci, colori e magia

Se la musica è l'anima di uno spettacolo, la luce è sicuramente il suo cuore pulsante. Mamo Pozzoli, il talentuoso lighting designer di Cesare Cremonini, svela i segreti dietro l'incredibile spettacolo di luci che ha accompagnato il tour del celebre artista.
L'essenza di uno spettacolo di successo risiede nella sua capacità di creare un'esperienza visiva e emotiva unica. Nel caso di questo progetto, l'iconografia è stata la chiave per catturare l'attenzione del pubblico e mantenerla per tutta la durata dello spettacolo.

Dal concetto all'icona: le varie fasi di progettazione

La fase iniziale è cominciata dal brainstorming che ha visto convergere le menti creative, guidate dall'idea iconica di Claudio. L'importanza di un'immagine forte e riconoscibile è stata sottolineata, specie considerando l'evoluzione della fruizione degli eventi e dei concerti. L'iconografia è diventata cruciale per comunicare in modo immediato e istantaneo, adattandosi ai cambiamenti nelle abitudini del pubblico.

La seconda fase è stata la trasformazione dell'idea in realtà che si traduce nel dare forma ad un lighting plot dove il momento della creatività inizia ad abbinarsi a quello che è il racconto di un concerto, quindi ai brani e ad una scaletta che prende forma, tutto questo ovviamente assieme a Cesare Cremonini.

La terza fase, quella sul campo, è quella in cui tutto quello che è stato pensato, meditato, disegnato e progettato nelle fasi precedenti prende forma.

Luce e colore: monocromatismo come espressione

Il monocromatismo è emerso come un elemento distintivo, sottolineando la raffinatezza e la coerenza. L'uso esclusivo di sorgenti LED ha fornito una palette infinita di colori, consentendo dinamiche cromatiche fluide e impattanti. La scelta di lavorare in modo monocromatico ha aggiunto un tocco di raffinatezza al progetto.

Una delle sfide più intriganti è stata la gestione della profondità limitata del palco: il lighting designer ha dovuto adottare un approccio bidimensionale, giocando con intensità, cromatismi e dinamiche per creare un impatto visivo coinvolgente.

La trasformazione del palco in un'opera d'arte dinamica è stata guidata da una collaborazione sinergica tra il direttore artistico, il designer delle luci e il mondo video. Lo schermo see-through, con una trasparenza accentuata, è stato un elemento chiave per valorizzare lo spazio dietro il palco. L'uso sapiente di effetti visivi, olografici e sorgenti nascoste ha trasformato uno spazio vuoto in un elemento iconico dello show.

La capacità e la bravura di trasformare ogni dettaglio in uno spettacolo visivo e sonoro e di adattarsi alle sfide durante il tour con aggiornamenti continui hanno contribuito a mantenere lo spettacolo fresco e coinvolgente.

Il rapporto con Cesare Cremonini emerge come elemento chiave del successo: la sua attenzione metodica e la capacità di mantenere una coerenza visiva nel tempo si riflettono nelle scelte cromatiche e nelle dominanti legate alle canzoni.
 

Alla ricerca del sound perfetto

Marco Monforte, uno dei principali sound engineer del panorama italiano, svolge il ruolo di referente tecnico audio diretto per l'artista. All'interno del team audio, hanno collaborato costantemente 18 persone con Marco, distribuite tra il palco, il sistema di altoparlanti (PA) e il posizionamento dell'impianto. Una volta che lo spettacolo prende forma in tutti i suoi aspetti, diventa chiaro il loro obiettivo ed è possibile definire la parte sonora.

Il compito da gestire era considerevole ed è stato affrontato con un approccio altamente dettagliato, con la massima attenzione. Il sistema di altoparlanti (PA) è stato definito per trovare la configurazione più adatta, consentendo al cantante di esibirsi in modo sereno e ottenere il massimo risultato, garantendo che l'idea sia stata preservata su ogni palco.

Il progetto audio è stato sviluppato raccogliendo informazioni dal fonico di palco e dal fonico di sala, cercando di massimizzare la ridondanza per garantire la massima affidabilità. Questo implica che durante le prove musicali e l'allestimento, si è verificata la funzionalità perfetta e la ridondanza del sistema. Ogni decisione presa è stata naturalmente approvata e condivisa con Cesare e il suo direttore musicale.

La difficoltà del lavoro si nota in alcune situazioni, come quando l’artista si doveva spostare su un ponte mobile esteso al massimo con un archetto. In tali situazioni complesse, era cruciale garantire il corretto funzionamento delle radiofrequenze e la gestione efficace di tutti gli elementi tecnici.
Gli strumenti e le tecnologie utilizzati erano diversificati, spaziando dalle cuffie ai gel, dalle chitarre agli archetti o alle in-ear, con cambi rapidi e tempestivi. L'obiettivo era far sì che ogni elemento contribuisse al successo dell'esibizione.

Per gli spettacoli indoor, il principio è rimasto invariato: si è adattato lo spettacolo e si sono trovate soluzioni appropriate. Il sistema di altoparlanti (PA) è stato ridisegnato per garantire la massima libertà a Cesare sul palco, permettendogli di esprimersi e cantare al meglio delle sue capacità.

Da questo si può capire come Marco Monforte e il suo team di professionisti hanno lavorato instancabilmente per creare un ambiente sonoro ottimale, garantendo che ogni dettaglio tecnico sia stato curato con precisione per consentire a Cesare di esibirsi con libertà ed eccellere sul palco in ogni contesto, dall'indoor alle sfide più impegnative all'aperto.
 

La Complessità di un Tour: Live Nation Italia

Quando le luci si spengono e l'artista calca il palco, ciò che il pubblico vede è solo la punta dell'iceberg. Dietro le quinte, un team di visionari e problem-solver lavora instancabilmente per trasformare l'ordinario in straordinario, rendendo possibile il magico mondo del tour musicale.
Il mondo dietro le quinte di un tour musicale di classe è un intricato labirinto di sfide e soluzioni creative.

Audacia di Live Nation Italia: Affrontare il Cambiamento con Creatività

Riccardo Genovese, direttore tour per Live Nation, ha rivelato le difficoltà incontrate dalla produzione durante la ripresa post-lockdown. La carenza di materiali e manodopera ha reso ardua la gestione di un tour così complesso. Tuttavia, il team ha risposto con ingegno, affrontando le sfide logistiche e garantendo che lo spettacolo continuasse senza intoppi.

Il processo di creazione dello spettacolo è iniziato con il primo disegno di Claudio. Genovese spiega che la pre-produzione è la fase cruciale in cui il team si immerge per anticipare e risolvere le problematiche. Numerose riunioni coinvolgono tutti i settori per garantire una comprensione approfondita delle sfide e pianificare soluzioni efficaci.

Un altro aspetto fondamentale è stata la trasformazione delle idee emerse nelle riunioni in un cronoprogramma dettagliato. Il team si è coordinato per montare l'intero tour in un breve lasso di tempo. Dall'allestimento alle prove generali, ogni passo è stato pianificato con precisione per assicurare che l'artista potesse esibirsi ogni sera senza intoppi.

L'audacia del team nel superare le sfide in costante evoluzione e la capacità di coprire le esigenze mutevoli del tour hanno richiesto non solo talento, ma anche la capacità di anticipare e rispondere con flessibilità. La pre-produzione dettagliata e la pianificazione accurata del cronoprogramma emergono come elementi fondamentali per la riuscita dell'intero processo.

Quindi il dietro le quinte di un tour musicale di alto livello è un connubio armonioso di ingegno, capacità di risolvere problemi e cooperazione, trasformando ogni sfida in una melodia indimenticabile.

Conclusione

Dietro il sipario si cela un mondo di creatività, resilienza e collaborazione che ha dato vita allo straordinario spettacolo live di Cesare Cremonini.

L'intervista esclusiva condotta da Giancarlo Messina, Direttore di Show Gear Network, agli esperti del settore ha gettato luce su ogni fase della produzione, rivelando il cuore pulsante dietro il palco, l'incantesimo delle luci e la ricerca del sound perfetto.

Il tour musicale di Cesare Cremonini non è solo uno spettacolo; è un'opera d'arte collettiva che si sviluppa dietro le quinte, trasformando sfide in melodie indimenticabili. La magia che si cela dietro ogni nota, ogni luce e ogni movimento rende questa esperienza unica, un regalo per gli occhi e le orecchie di ogni spettatore.