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Nel mondo dello spettacolo, la luce gioca un ruolo fondamentale nel creare atmosfera, enfatizzare le emozioni e mettere in risalto le performance. Dietro ogni magia luminosa c'è un professionista altamente specializzato: il Lighting Designer che è colui che definisce come il pubblico percepisce una performance dal vivo, che decide cosa illuminare e cosa no.


I lighting designer sono tutti uguali?

Esistono diverse tipologie di Lighting Designer che possono variare a seconda del settore in cui operano, poiché le loro competenze e specializzazioni si adattano alle diverse esigenze artistiche e tecniche. In generale, queste figure professionali includono i Lighting Designer attivi nel campo teatrale, gli esperti di illuminazione per eventi live, i professionisti che lavorano nell'ambito dell'architettura e coloro che si occupano di illuminazione per produzioni cinematografiche e televisive. Ogni settore richiede una conoscenza specifica delle tecniche di illuminazione, dei materiali e delle tecnologie disponibili, nonché una comprensione approfondita delle dinamiche artistiche e dei requisiti di comunicazione visiva.

La luce nel teatro

Il Lighting Designer teatrale lavora a stretto contatto con registi, scenografi e costumisti per creare un'atmosfera visiva che supporti la narrazione e le emozioni delle performance teatrali. Utilizzando luci, colori, ombre e proiezioni in modo creativo, contribuisce a delineare i personaggi, evidenziare i punti focali delle scene e guidare lo sguardo del pubblico. Oltre a illuminare gli attori sul palco, si occupa anche di progettare l'illuminazione ambientale e gli effetti speciali.

Illuminando i live events

La professione del Lighting Designer si estende anche agli eventi dal vivo, come concerti, spettacoli musicali, festival e conferenze. In queste occasioni, il Lighting Designer collabora strettamente con i produttori, i tecnici audio e gli artisti per creare una perfetta sincronia tra la musica, le performance e gli effetti luminosi.
Il Lighting Designer per eventi live utilizza una combinazione di colori, intensità, movimenti e pattern per creare scenografie luminose mozzafiato che si adattano perfettamente all'atmosfera dell'evento e alle esigenze degli artisti.

Luce e architettura 

Oltre al teatro e agli eventi live, la figura del Lighting Designer svolge un ruolo significativo anche nell'ambito dell'architettura. L'illuminazione degli edifici e degli spazi architettonici non riguarda solo l'aspetto funzionale, ma anche l'estetica e l'esperienza sensoriale dei fruitori.
Il Lighting Designer architettonico svolge diverse funzioni:

  • collabora con architetti, progettisti e ingegneri per creare soluzioni di illuminazione che mettano in risalto le caratteristiche uniche di un edificio;
  • può modellare l'aspetto di un edificio, evidenziando le linee architettoniche, creando effetti di luce e ombra, e fornendo punti focali visivi. Inoltre, considera l'efficienza energetica e l'impatto ambientale, cercando soluzioni sostenibili e innovative per ridurre i consumi e ottimizzare l'efficienza luminosa;
  • può lavorare su progetti di diverse scale, dal design di illuminazione per interni di edifici residenziali, commerciali o culturali, fino a progetti di illuminazione esterna per spazi pubblici, parchi, ponti e monumenti.

I Lighting Designer architettonici devono tener conto delle esigenze degli utenti e degli occupanti degli spazi, adattando la luce all'uso specifico di un ambiente. Ad esempio, l'illuminazione di un museo richiede un approccio diverso rispetto a quella di un ufficio o di uno spazio pubblico, tenendo conto delle diverse funzioni, dell'ergonomia visiva e della sicurezza.

Come si diventa Lighting Designer? 

Innanzitutto il Lighting Designer deve avere passione, una passione che gli permette di imparare a guardare attentamente l’oggetto illuminato ancora prima di accendere le luci. Questo gli permette di pianificare dove posizionare gli strumenti adeguati per ottenere la giusta illuminazione sull'oggetto.
Per poterlo diventare, non esiste un vero e unico percorso. In Italia i corsi di formazione non sono molti e solitamente sono moduli inseriti all'interno dei percorsi formativi delle Facoltà di Architettura o di Design. Tra le istituzioni che offrono programmi di studio si trovano anche le accademie di belle arti, i conservatori di musica e le scuole specializzate nel settore dello spettacolo. Questi corsi forniscono una panoramica sulle tecnologie di illuminazione, sul design degli spazi e sulla gestione degli impianti.

Lighting Designer italiani di fama internazionale

L'Italia vanta una serie di talentuosi Lighting Designer che hanno raggiunto il successo anche nel panorama internazionale. Tra i più rinomati, troviamo:

  • Vinicio Cheli: Considerato uno dei pionieri del lighting design in Italia, Cheli ha collaborato con importanti teatri e compagnie di danza, oltre a realizzare progetti per eventi live e spettacoli televisivi.
  • Valerio Tiberi: Tiberi è noto per le sue creazioni innovative e spettacolari nel campo del lighting design. Ha lavorato con celebri artisti internazionali e ha ricevuto numerosi premi per il suo lavoro.
  • Marco Filibeck: ha lavorato per il Teatro alla Scala dal 1985, dove è stato nominato Lighting Designer residente nel 2009. Ha coordinato e progettato l'illuminazione per le produzioni create dai più importanti registi d'opera. 
  • Giovanni Pinna: Veterano del mondo LD, esercita la sua attività creativa passando con disinvoltura da mondo del live entertainment alle passerelle dei grandi stilisti. Tra i suoi lavori più importanti i tour di Vasco Rossi, Tiziano Ferro, Antonello Venditti e Emma Marrone.

La professione del Lighting Designer è un'arte unica che combina creatività, tecnologia e sensibilità estetica. Il LD ha la capacità di costruire storie usando la luce. Che sia un concerto, un’opera teatrale o un palazzo storico, grazie al loro lavoro, le luci creano uno spettacolo che incanta il pubblico e trasmette emozioni che vanno ben oltre le parole.


Qualche consiglio per chi vuole approcciare la professione?

Lo abbiamo chiesto proprio a Giovanni Pinna e Marco Filibeck, ecco cosa ci hanno risposto.