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Il lighting design è una componente fondamentale di qualsiasi produzione teatrale, influenzando profondamente l'atmosfera, l'emozione e la narrazione dello spettacolo. Tuttavia, le tecniche e le strategie di illuminazione variano notevolmente a seconda che lo spettacolo si svolga in un teatro al chiuso o in un ambiente all'aperto.

A MIR24 ne abbiamo discusso con Valerio Tiberi, tra i più emergenti Lighting Designer italiani, con al suo attivo numerose esperienze che spaziano tra opera lirica, teatro di prosa e danza.
 

Tempo di lavoro e condizioni ambientali

In un teatro al chiuso, i tecnici possono lavorare in qualsiasi momento della giornata, con la possibilità di controllare completamente l'illuminazione. Questo permette una pianificazione più dettagliata e un utilizzo delle luci più preciso. Al contrario, all'aperto, il lavoro di lighting design può iniziare solo dopo il tramonto, limitando il tempo disponibile per impostare e testare le luci. Inoltre, gli agenti atmosferici come il vento e la pioggia possono influenzare notevolmente la progettazione delle luci all'aperto, rendendo necessario un approccio più pratico e adattabile.

Differenze nella progettazione

La progettazione delle luci varia molto a seconda dello spazio e delle condizioni. In un ambiente chiuso, i lighting designer possono sfruttare più posizioni per le luci e lavorare su dettagli specifici. All'aperto, invece, devono spesso optare per soluzioni più semplici e pratiche, considerando anche la contaminazione luminosa dell'ambiente circostante, come la luce della luna o le luci civili.
 

Quantità e intensità della luce

In un teatro chiuso, è possibile ottenere un buio totale, fondamentale per creare contrasti forti ed effetti luminosi precisi. All’aperto, invece, è più difficile raggiungere un buio assoluto, il che può limitare l'efficacia di alcuni effetti luminosi.

La quantità di effetti utilizzati dipende molto dal tipo di spettacolo e dalle esigenze narrative. Nel musical, ovviamente, c'è più dinamica, ci sono più numeri musicali e ovviamente c'è più richiesta di quantità, anche di effetti. Nell'opera lirica ce ne possono essere, ma anche lì dipende molto da come si va ad affrontare la regia da un punto di vista drammaturgico.
 

Collaborazione e sviluppo del progetto

Il lighting design nel teatro deve essere flessibile e adattabile alle diverse esigenze dello spettacolo. Che si tratti di prosa, opera lirica, musical o balletto, ogni genere ha caratteristiche e vincoli specifici. L'approccio del designer deve quindi partire da un confronto con il regista per comprendere la visione artistica e drammaturgica dello spettacolo. Questo dialogo iniziale è fondamentale per sviluppare un progetto che integri perfettamente le luci con la scenografia, la musica e la coreografia.

La collaborazione con il regista, il coreografo e lo scenografo è essenziale per creare un lighting design efficace. Ogni elemento dello spettacolo deve essere considerato e, di conseguenza, integrato nel progetto di illuminazione. La musica, in particolare, gioca un ruolo cruciale nell'opera lirica e nel musical, influenzando il ritmo e l'intensità delle luci.

Il lighting design nell'opera lirica richiede una combinazione di competenze tecniche e artistiche, oltre a una grande capacità di adattamento alle diverse condizioni ambientali e alle esigenze dello spettacolo. La sfida è creare un’esperienza visiva che supporti e arricchisca la narrazione, indipendentemente dal contesto in cui lo spettacolo viene messo in scena.

 

Guarda l'intervista completa a Valerio Tiberi:


 

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